IL PUNTO DI PAOLO UGGÈ

Novembre 2, 2020
Attività sindacale
TUTTE LE CIRCOLARI
IL PUNTO DI PAOLO UGGÈ

Inizio con un caloroso invito a volere sostenere l’iniziativa attivata per evidenziare la bestialità di una decisione che di fatto costringe coloro che viaggiano per lavoro, (camioniste/i) in prima fila, a non poter trovare sulle strade statali e provinciali luoghi dove potersi ristorare e magari soddisfare esigenze umane fisiologiche in modo dignitoso. Chi ha fatto quel provvedimento meriterebbe di essere costretto a subire il medesimo trattamento chiuso in una gabbia con mani legate per 24 ore.

Vi invito ad inondare i social su tale aspetto, anche quelli che percorrono sempre solo le autostrade. Non è detto che non succeda anche a loro.

La seconda cosa vorrei che i tanti scribacchini e “liberi pensatori” si leggessero l’articolo 3 della Costituzione italiana, prima di sostenere la possibilità di impedire alle persone con una età superiore ai 70 anni di poter, pur nel rispetto delle norme anti Covid, circolare. Bocciati in pieno! Asini! Una disposizione simile sarebbe dai giudici costituzionali (per inciso una buona parte di loro è over 70) cassata perché violerebbe il principio di uguaglianza del citato articolo. Non potete immaginare quante persone di quell’età mi abbiano chiamato per sapere se una norma simile potesse essere emanata. Nessuna meraviglia alla luce della presenza di un notevole numero di ignoranti tra coloro che si fanno chiamare “legislatori” e sostengono la teoria dell’“Uno vale uno”.

I più intraprendenti imprenditori non sono lontani da quell’età? Tra i migliori studiosi- esperti nella scienza medica diversi hanno superato quell’età, politici, sociologi e rappresentanti della società riconosciuti per il loro livello. Qualche esempio?

Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Elisabetta Casellati, Massimo D’Alema, Massimo Cacciari, Sergio Mattarella, Giuliano Amato, Guido Bertolaso, Giulio Tarro, Giuseppe Remuzzi, Giorgio Palù, Piero Angela, Bruno Vespa, Vittorio Feltri, Arnault, Del Vecchio, Bono, Tronchetti Provera, Fedele Confalonieri, Carlo Sangalli, Tiziano Treu, Giuseppe De Rita etc. etc.. Sono nomi di personaggi che mi sono venuti alla memoria tutti over 70 che hanno tanto da trasmettere al Paese. Io terrei a casa i Galli e i Crisanti, i Lo Palco, gli Arcuri, i Brusaferro…. Ovviamente non lo nomino, perché sovrano di uno Stato estero, ma Sua Santità? E tanti eminenti prelati? Li teniamo tutti a casa?

Tutti i giornali stanno montando un caso “Toti” che ha certamente sparato una fesseria a proposito della inutilità della popolazione anziana. Se lo pensasse davvero sarebbe da interdire. Mi pare si sia ampiamente scusato sostenendo di aver utilizzato una uscita infelice. Ha sbagliato e questo dimostra che anche chi viene dal mondo della comunicazione commette errori. Ma quelli che hanno inventato l’immane cazz….ta , sto in modo evidente parlando del divieto per gli over 70, che le hanno dato spazio e quasi credibilità, come li consideriamo?

Che dire però dei messaggi terrorizzanti pubblicati sui alcuni giornali o contenuti in alcune dichiarazioni? Lì non sono errori ma volontà di generare sentimenti di incertezza, stati d’ansia e di panico.

Ma perché sulla scuola non si interviene dividendo nel corso della giornata i momenti di apprendimento? Si ridurrebbero gli assembramenti. Perché non imporre l’utilizzo sempre della mascherina per strada senza se e senza ma, prevedendo sanzioni elevate per chi non la indossa, anche per chi fuma? Perché non indurre i medici di base di effettuare verifiche sulla eventuale presenza del virus ma solo per chi ha sintomatologie ad esso riconducibili? Perché non prevedere sanzioni per coloro che nelle piazze e davanti a locali, pub o altro si soffermano, spesse volte senza mascherine, a conversare, quando non fanno baccano? Perché non consentire alle società private che esercitano i servizi di trasporto persone di aggiungersi agli attuali servizi di TPL? Idee sballate? Può darsi ma mi limito a rilanciare quanto sento dire da tanti cittadini, che non ce la fanno a comprendere perché se uno circola dopo le 23 con la propria autovettura dovrebbe incrementare il virus ed invece se stanno in gruppi a chiacchierare, o anche a giocare a pallone o altro, no.

Sono esempi di provvedimenti che troverebbero consenso nella popolazione e che potrebbero dare dei risultati positivi più che gli inutili divieti e coprifuochi vari. Vorrei che mi si spiegasse perché non si è mai ipotizzato queste o altre iniziative più adeguate. Lo decidono i virologi?

Perché non si pensino ad interventi di tale natura è difficile da comprendere. Non è che questi pensino come nei paesi dove le libertà sono limitate, se non negate, che questo sia un metodo utile ad educare i cittadini? Forse, per loro, tutti i cittadini sono uguali (è vero) ma ci sono quelli “più uguali degli altri” ai quali deve essere prevista invece la possibilità di evidenziare la loro superiorità attraverso deroghe o esenzioni mirate.

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