IL PUNTO di Paolo Uggè.

Novembre 25, 2022
Attività sindacale
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IL PUNTO di Paolo Uggè.

Il Governo ha avviato una serie di iniziative che impattano anche sulle attività di trasporto. Le prese di posizioni del ministro Salvini, relativamente al tema della permeabilità dell’arco alpino e delle infrastrutture in generale, lascia intravvedere un attivismo positivo.

Noi non siamo la sponda di nessuna forza politica e quindi le nostre valutazioni dipenderanno esclusivamente dalle iniziative che concretamente saranno assunte. Operiamo, come sempre, nell’interesse degli imprenditori nostri associati e ricerchiamo confronti con le istituzioni al solo fine di tutelarli. Di certo non abbiamo mai accettato alcuna forma di coercizione o di “intermediazione dominante” e così sarà anche per il futuro.


Dunque, le federazioni del settore attendono di essere incontrate dalla politica al fine di rappresentare le
esigenze della categoria e fare il punto sulle intenzioni e sulle linee di indirizzo che il ministero intende
adottare per affrontare i temi più urgenti, tra cui quello delle risorse economiche e delle regole. Non possono
restare ancora a lungo senza risposte, ad esempio, gli interrogativi sui costi della sicurezza ed i tempi di
pagamento o quelli sulle norme relative ai trasporti eccezionali, che dal 31 dicembre rischiano di non essere
più eseguibili. In particolare, inoltre, è necessario che per quanto riguarda le accise sui carburanti siano
fornite certezze e che sia fatta chiarezza.


È pur vero che gli interventi riguardanti la parte fiscale dei prodotti energetici devono soprattutto evitare un
innalzamento dei costi. Tale richiesta non può che essere un punto fermo per le rappresentanze del settore.
Tuttavia, bisogna che responsabilmente ci si astenga dall’innescare aspettative irrealizzabili. Sull’accisa esiste
una direttiva comunitaria che deve essere rispettata, almeno fin quando non si riuscirà a modificarla.
Riportare il livello dell’accisa a quello vigente prima dei forti incrementi della materia prima, è tutto ciò che
si può fare. Il decreto emanato ieri sembra scaturire da questa consapevolezza. Sommando lo sconto diretto
di 15 centesimi alla pompa previsto per il mese di dicembre, con il recupero di 6,41 centesimi di accisa per
gli euro 5 e 6, il livello della riduzione di cui gli autotrasportatori beneficiano viene riportato infatti a 21
centesimi circa.


I temi si stanno accumulando, tuttavia, ed è per questo che il confronto tra le federazioni più rappresentative
e il ministero dovrebbe essere recuperato rapidamente.
Intanto, diversi argomenti contenuti nel manifesto inviato prima della campagna elettorale alle forze
politiche da Conftrasporto e Unatras, sono stati oggetto delle esternazioni del ministro. Siamo lieti di darne
atto. Ora è necessario però approfondire i vari capitoli ed adottare i necessari provvedimenti. Ecco perché
diviene di vitale importanza avviare la fase degli incontri. Allo stesso modo, come in diverse occasioni già
evidenziato, vanno diffuse anche nelle diverse realtà territoriali le iniziative assunte a livello nazionale. Gli
sforzi e le azioni che il mondo legato alle associazioni riconosciute porta avanti, se trova risalto anche a livello
delle singole realtà territoriali e federative non può che essere positivo.


Non penso sia sfuggito, ma nelle ultime settimane la Conftrasporto, direttamente oppure attraverso le
federazioni aderenti, ha registrato numerose presenze sia sui media e che sui social. Dobbiamo irrobustire
tutti gli sforzi che vengono portati avanti a livello nazionale. Questo fa della Conftrasporto e delle realtà
collegate una squadra vincente.


Seguendo questa logica, evidenzio come la pubblicazione dell’incontro che Assarmatori ha avuto con il nuovo
presidente della Commissione trasporti della Camera rientri nell’impostazione anzidetta. È nostra
convinzione che la comunicazione sia una delle armi vincenti per trasmettere all’esterno l’immagine di una
realtà fortemente presente.


Intendo infine richiamare l’attenzione su un valore che non accetteremo mai di mettere in discussione ed è
il ruolo della rappresentanza. Se vi fosse mai l’idea di ritagliare ruoli privilegiati in virtù di amicizie o rapporti
personali, è bene che si sappia da subito che il mondo associativo non subirà in silenzio iniziative che
provochino mutamenti nelle regole esistenti per generare posizioni di rendita.
La rappresentanza si conquista con l’azione, la conoscenza, la capacità e la presenza sul territorio e non per
investitura dall’alto. Il vassallaggio è una cosa da Medio Evo.

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