“Decreti attuativi fermi al palo, nessuna politica sullo spazio marittimo, strategie confuse e contraddittorie sulle infrastrutture: si convochi subito il partenariato per la Logistica e i Trasporti”.
Lo chiede Federlogistica-Conftrasporto (la confederazione dei Trasporti che fa capo a Confcommercio) che, attraverso il presidente Luigi Merlo, definisce una grave inadempienza la mancata convocazione, da parte del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, dell’organismo di confronto tra i diversi responsabili del settore trasporto merci e logistica. Uno strumento istituito nella scorsa legislatura per trovare soluzioni condivise per lo sviluppo sostenibile del settore, e salutato con favore da tutte le componenti.
“Il ministro Toninelli non ha mai convocato l’organismo di partenariato – spiega Merlo – Eppure quella è l’unica sede ufficiale istituzionale per definire le politiche infrastrutturali e discutere con il mondo associativo le strategie per il settore. La mancata convocazione è un fatto grave, come la mancata istituzione dei tavoli di lavoro sui singoli temi – aggiunge Merlo – Va inoltre ricordato che all’organismo compete anche la redazione di una relazione annuale da presentare al Parlamento”.
“Sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche si susseguono dichiarazioni confuse e contraddittorie – prosegue il presidente di Federlogistica-Conftrasporto – Per quel che riguarda il settore portuale, ad esempio, si decide con un emendamento di istituire una nuova autorità di sistema portuale, di rinviare senza una linea chiara la soluzione delle crociere a Venezia, di non procedere con lo sportello unico doganale, di non dare indicazioni chiare in merito alla direttiva sulla cyber security. E intanto molti decreti attuativi sono fermi al palo”.
“L’Italia sta registrando un pesantissimo ritardo rispetto agli altri Paesi europei sulla definizione delle politiche per lo ‘Spazio marittimo’, tanto che un recente ordine del giorno presentato da parlamentari di maggioranza propone di sottrarre queste competenze al ministero dei Trasporti assegnandole a un sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Mare”.
“Non è più rinviabile un confronto aperto con le associazioni di categoria dove il Governo venga a chiarire le sue linee strategiche in tema di infrastrutture e portualità”, conclude Merlo.