La tecnologia A.D.A.S. (Advanced Driver Assistance Systems) sta fornendo in tutto il mondo un enorme contributo per aumentare la sicurezza stradale. E’ una realtà in gran parte dei Stati europei, in Cina, negli Stati Uniti, in Sud America. Paesi questi che sono intervenuti con agevolazioni e incentivi per favorire un’ampia diffusione dei sistemi ADAS, l’80% dei quali sono dispositivi Mobileye, una tecnologia israeliana che fa capo a Intel. In Italia questi dispositivi di guida assistita sono ancora dei perfetti sconosciuti, ignorati da buona parte dell’opinione pubblica, guardati con sospetto dalla politica. Eppure, questa tecnologia potrebbe, in poco tempo e con un minimo investimento, mettere in sicurezza le strade italiane. E’ indubbio che la migliore soluzione, anche da un punto di vista ambientale, sarebbe il rinnovo totale del parco macchine, ma la realtà ci ricorda che mancano le risorse economiche per poterlo fare. Possiamo accontentarci dell’attuale livello di sicurezza stradale in attesa di un generale ricambio di autoveicoli e mezzi pesanti, che secondo i dati ACI potrà avvenire tra circa quindici anni. Oppure possiamo scegliere la via della concretezza, mettendo in sicurezza i veicoli attualmente in circolazione che hanno un’età media di 11 anni, poiché sia i proprietari delle macchine che le società di autotrasporto non hanno la disponibilità economica per cambiare veicolo e/o ammodernare la flotta di automezzi.
Con questo convegno Sparlamento Club imprenditoria in collaborazione con Autobynet srl, azienda nostra associata e distributore per l’Italia di Mobileye, ha voluto far conoscere alla politica le potenzialità di questa tecnologia. Un piccolo ma significativo risultato lo abbiamo ottenuto: la disponibilità dell’on. Federica Zanella a farsi promotrice di un tavolo di lavoro tecnico con altri parlamentari per mettere a punto una proposta legislativa che preveda un intervento statale a favore dell’utilizzo di questa tecnologia. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.
Rivista Sparlamento – Intervista al Presidente Fai Natalino Mori
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