IL PUNTO DI PAOLO UGGÈ

Giugno 21, 2019
Attività sindacale
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IL PUNTO DI PAOLO UGGÈ

Una nuova settimana all’insegna della politica politicante e dei “giornaloni” che seguono solo le questioni che consentono loro di sparare titoli ad effetto. Ora la categoria di turno, oltre ai soliti politici, più che altro quelli di Governo, è quella dei magistrati. Dove siano le novità non è dato sapere anche perché gli episodi di mala giustizia, come quelli invece eccellenti, sono sempre esistiti. Sarebbe sufficiente che gli italiani ricordassero come sono finite molte indagini per scoprire come persone accusate e tenute in carcere per lungo tempo, siano poi state assolte per non aver commesso il fatto o perché lo stesso non sussista.  Che ci volete fare? Gli errori dei giudici, in buona fede, sono simili a  quelli dei medici. Si sono sempre verificati e  sempre vi saranno.

Intanto l’Italia e gli italiani sono sotto stress in quanto non sanno quali saranno le decisioni sull’economia che la Commissione europea prenderà sulla finanziaria. Le tasse davvero scenderanno o in realtà si paleserà quello che Tommasi di Lampedusa sosteneva: bisogna che tutto cambi perché non cambi nulla”? Il vice Ministro si dimetterà veramente se le tasse non diminuiranno e quindi salterà l’Esecutivo? Staremo a vedere. Intanto troppo spesso si alimentano tematiche poco rilevanti, magari utilizzate per montare delle inchieste a comando, solo perché utili a qualcuno o a qualcosa.

Per fare un esempio concreto prendiamo il tema dei mutamenti climatici e dell’inquinamento. Ebbene in questa settimana Confcommercio/Conftrasporto ha affrontato con esperti ed analisi questo appassionante argomento. Non v’ è dubbio che vi sia un “aria” tendente a drammatizzare alcuni eventi climatici innegabili tendendo a mettere in evidenza alcuni aspetti che poco hanno a che vedere con la salute della gente o con il rispetto dell’ambiente. Gratta, gratta si trovano sempre e comunque scopi che mirano più al business che viene nella generalità dei casi contrabbandato con altro. Nulla di nuovo ma cose  già vissute in altri tempi. Come quando si è sostenuto che le autovetture a benzina erano fortemente impattanti per la salute e dovevano essere in fretta sostituite con quella alimentate a diesel, oggi si sostiene il contrario. (Un dato emerso dimostra la tesi, ed è inoppugnabile, che diminuiscono le vetture diesel e aumenta la Co2). Ma non si sostiene che la Co2 deve essere abbattuta? Nel frattempo si sponsorizzano anche le vetture che vengono alimentate elettricamente, sostenendo che le emissioni sarebbero ad impatto zero. Tesi superficiale. Se si considera tutto il ciclo di produzione si scopre che l’impatto zero non esiste se si tiene conto, e lo si deve,  come si crea l’energia elettrica. Non sono certo le pale eoliche bensì il carbone, o il gasolio a generarla. Esiste un tema relativo allo smaltimento delle batterie. Appare in tutta evidenza, dunque, che si tratta probabilmente di una operazione con interessi economici evidenti. Così come fu la campagna contro il nucleare che oggi la gran parte della gente non ricorda o non conosce ma che costa al Paese 40 MLd di euro ogni anno. La storia si ripete sempre.

Le agenzie di stampa hanno ripreso abbondantemente gli argomenti trattati nel convegno Confcommercio  ma nessun “giornalone” ha pensato bene di riprenderli. Forse non essendovi l’elemento di attrazione per la pubblica opinione sul quale  dilungarsi in dissertazioni, i “gretini di complemento” hanno preferito ignorare le risultanze emerse nel convegno e scelto di non approfondire. Affrontare queste problematiche  significa dover  studiare i fenomeni e magari correre il rischio di annoiare i lettori rimasti. Quindi meglio non dare spazio ai ragionamenti tecnici che hanno dimostrato come sui temi dell’ambiente non possa  esistere la “pallottola d’argento” che risolva alla radice problemi complessi ma sia invece necessario un insieme di soluzioni.  La strada di giocare con le emozioni è la più semplice, facile e non richiede grande esigenza di analisi.

Questo modo di fare informazione è ormai divenuto usuale ma così non si fa crescere la conoscenza su fatti importanti e si seguono solo le mode o altro.
Noi continueremo ad approfondire questi temi e ne parleremo anche al Forum internazionale di Cernobbio che terremo ad ottobre (i temi ambientali saranno oggetto di un apposito panel) in quanto siamo convinti che solo attraverso le “operazioni verità” si possono evitare il formarsi di idee strampalate nella gente e nel contempo danneggiare i nostri imprenditori.

Intanto mentre i nostri uomini di governo litigano e si scannano su questioni di potere, in Europa stanno  definendo le posizioni di rilievo della prossima Commissione. Personalmente ho lanciato l’idea che il nostro Paese richiedesse il Commissario ai trasporti e lo voglio ribadire. Il trasporto  per l’Italia è di grande impatto. E’ facile intuire che non ci attribuiranno posizioni di rilievo a livello economico. Visto che il governo è nei fatti all’opposizione, il rischio pare evidente. È innegabile tuttavia come per un Paese come il nostro il tema dei trasporti possa essere comunque un’opportunità di sviluppo anche per l’intera Europa. Ma siamo certi che coloro che detengono la leadership dei diversi partiti abbia tra i propri obiettivi quello di operare per ottenere ciò  che realmente potrebbe essere utile al Paese? Sembra che interessi più apparire, lanciando slogan e continuare a far credere che così facendo si risolvano i problemi della gente e delle imprese. Così non è!

Intanto le infrastrutture sono  ferme, il Ponte di Genova, il terzo valico, la Tav, le motorizzazioni, i trasporti eccezionali, l’introduzione dei divieti ai mezzi pesanti obbligati ad le Alpi, la funzionalità di tutto il sistema portuale, il dumping sociale, l’Alitalia, le fabbriche che chiudono .Si disserta sul salario minimo, si interviene sul tema delle convenzioni marittime ed autostradali con dichiarazioni superficiali, ma le  soluzioni su temi concreti chissà,  se e quando arriveranno, vista la scarsa dedizione ad occuparsene.

Intanto però sui giornali si pubblicano le immagini del presidente del Consiglio che, sorridente, prepara la pizza. Forse si sta predisponendo ad una nuova professione? Non è bello?

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