Un pronunciamento quello della Suprema Corte (per gli utenti abilitati si veda circolare NOR19272 pubblicata nell’area riservata) che, speriamo, metta fine ai reiterati tentativi di mettere in discussione la legittimità costituzionale dell’azione diretta in tema di legittimo compenso riconosciuto per i costi della sicurezza nelle prestazioni di autotrasporto.
Questo tentativo non è certo il primo e la Suprema Corte ne aveva, già in passato, respinte altre di richieste avente per oggetto il medesimo argomento.
Ricordo a qualche disattento che il Parlamento sta discutendo di “equo compenso” per le prestazioni dei professionisti. Nelle attività di autotrasporto vi è un ulteriore elemento che conferma l’importanza per che la norma venga applicata. La sicurezza dei cittadini. Sappiamo che sono in parecchi coloro che dissertano sul tema della sicurezza, nei convegni, ma non sempre ne applicano le regole.
In genere sono coloro che utilizzano le prestazioni di autotrasporto a non applicare il principio del rispetto delle regole dal quale nascono i costi della sicurezza. Anche i ministri dei trasporti, fino ad ora succedutisi, pur condividendo il principio, hanno poi trovato ragioni, fino ad oggi per non dare attuazione alla richiesta.
Ora il tema è uno di quelli che saranno oggetto del confronto con la nuova titolare del dicastero. La Corte si è nuovamente espressa confermandone l’aderenza ai principi costituzionali. Staremo a vedere!