Gli autotrasportatori, non immuni al coronavirus come tutti gli esseri umani, in questi giorni difficili stanno garantendo con uno spirito di abnegazione eroico i rifornimenti di alimentari, farmaci, carburanti, materiali per l’industria che non può e non deve fermarsi.
Il Governo ha recepito le istanze del Presidente Nazionale di FAI- Conftrasporto Paolo Ugge prevedendo con l’ultimo Decreto l’apertura di tutti i pubblici esercizi posti nelle aree di servizio e rifornimento lungo la rete stradale e autostradale.
Ma tale considerazione della necessità, del sacrificio e della dignità di questi operatori rimane sulla carta anche qui nelle Marche.
Infatti gran parte dei gestori di bar, self service, ristoranti e autogrill stanno interpretando tale deroga nel modo più conveniente e avido possibile restringendo i servizi fruibili alla sola somministrazione di bevande e alimenti, escludendo l’uso dei servizi igienici, contravvenendo peraltro alle regole imposte dalle stesse autorizzazioni sanitarie della propria attività.
Inoltre nei siti di carico e scarico i camionisti vengono “accolti” come appestati dagli stessi fruitori del servizio, che in questo caso va definito prezioso, fino al punto di non poter accedere ai locali dei servizi igienici prima e dopo le operazioni, anche dove queste richiedono l’utilizzo a mani nude e per evitare di rientrare in cabina senza essersi per lo meno lavare le mani.
Aggiungo che in questo momento dalle prime ore del mattino molti trasportatori marchigiani sono fermi lungo l’autostrada del Brennero con code di oltre 60 km, (dico 60 km!)per via delle vergognose procedure di controllo adottate dal Governo Austriaco per l’accesso e il transito nel proprio territorio.
Infatti dopo un primo tentativo di bloccare l’accesso ai trasportatori italiani, dietro l’intervento del nostro Governo, hanno preteso legittimamente di misurare la febbre ad ogni autista, ma hanno messo solo due operatori al controllo generando il disastro di cui sopra.
Non hanno potuto bloccarci con un provvedimento illegittimo ma lo hanno fatto con l’operatività, in sprezzo ai disagi e alla dignità di migliaia di lavoratori che sarebbero ben volentieri restati a casa come tutti gli altri italiani. Sono li bloccati, senza pasto ne servizi!!
Insomma come appestati sia da clienti che da fornitori.
Questo è il ringraziamento dell’Europa, dell’Italia e delle stesse Marche
Natalino Mori
Presidente FAI-Conftrasporto Marche
Vice Presidente Nazionale