Anche oggi l’attività della nostra gente consente al paese di muoversi e non chiudere. Anche noi, come loro rappresentanti siamo impegnati a trovare le giuste risposte alle esigenze dei nostri operatori.
Il comunicato del presidente di Conftrasporto Fabrizio Palenzona che prende netta posizione rispetto a quella che sembra essere una delle difficoltà più stringenti, lo dimostra. Bisogna rapidamente mettere a disposizione linee di credito esigibili ed a costo zero per le imprese di trasporto e della logistica. Conftrasporto ed il Suo presidente oggi hanno aderito all’accordo con Abi proprio per dare un supporto concreto a tale aspetto.
CONFTRASPORTO-ABI: FIRMATO L’ACCORDO PALENZONA: “URGENTE FAR ARRIVARE I SOLDI ALLE AZIENDE”
Ad oggi mentre in altri paesi, vedi al vicina Svizzera che ha già cominciato a “pompare” risorse, la Germania ha stanziato 500 di miliardi e gli Usa addirittura 2000, l’Italia parla ancora di appena 50 miliardi. Ma quando arriveranno alle imprese? Noi continuiamo a barcamenarci con la “decretite acuta” con provvedimenti spesso contradditori però ricapitalizziamo l’Alitalia senza essere passati dal Parlamento (intanto anche oggi non è mancato il decreto quotidiano emanato dai ministeri dei trasporti e della salute). Le imprese hanno la necessità delle risorse.
Manteniamo inoltre in vita essere disposizioni che bloccano le attività motorie, anche se realizzate in solitario o le attività sportive effettuate nel rispetto delle distanze di sicurezza e non esercitate in gruppo ma non pensiamo come queste possano aiutare lo sviluppo delle forme di ansia e non si pensa invece ai benefici psicofisici, soprattutto per i giovani che effettuino attività motorie, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza. Possibile non si comprenda che il Paese deve rapidamente cambiare rotta? Non si fa strada nei nostri politici che governano la necessità di avere un unico soggetto che coordini e con poteri decisionali? Ma le opposizioni perché non si autoconvocano in Parlamento? Se continuiamo così non meravigliamoci se vi saranno iniziative di protesta autogestite.
Dalla Francia intanto un ulteriore esempio viene dalla Committenza responsabile (il testo è riportato sia in lingua francese che con la traduzione). Là non si minaccia di non corrispondere i corrispettivi dei trasporti effettuati. Anzi si incrementano pure e si pagano in contanti settimanalmente! Forse da noi coloro che con grande senso di solidarietà hanno mandato avvisi di ritardi nei pagamenti dovrebbero vergognarsi.
Soprattutto dovrebbero nascondersi chi non interviene di fronte a tali comportamenti. Sono sempre quelli che pretendono e chiedono ma non corrispondono quanto invece sarebbe dovuto.
Ovviamente non mettiamo in dubbio i contenuti della comunicazione diffusa dalla società francese ma siamo pronti a tutto, in presenza di segnalazioni di comportamenti difformi da parte di quella committenza.
Unatras ha elaborato nel frattempo una lettera per il ministro dei trasporti con la quale si evidenziano alcuni urgenti interventi. Il tempo non gioca a nostro favore. Dobbiamo sbrigarci.
Paolo Uggè